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Un nuovo patto per le competenze ICT: Assinter Italia guida la transizione digitale nel segno della cooperazione pubblico-privato
NECESSARIA UNA SINERGIA A TUTTO CAMPO, ALL’INTERNO DELL’ECOSISTEMA DIGITALE ITALIANO, PER COLMARE IL GAP DELLE COMPETENZE: NUOVI MODELLI DI FORMAZIONE PER IL MERCATO DEL LAVORO NELL’ERA DELL’AI
Milano, 28 marzo 2025
La transizione digitale e il boom dell’intelligenza artificiale impongono un cambio di passo nello sviluppo delle competenze ICT in Italia. In questo scenario di profonda trasformazione, Assinter Italia si propone come catalizzatore di un nuovo modello di cooperazione tra istituzioni, pubblica amministrazione e mondo tech, per un ecosistema digitale più forte e integrato. È il messaggio emerso dall’aperitivo di community organizzato lo scorso mercoledì a Milano dall’associazione, che riunisce 20 tra le principali aziende in house del settore ICT italiano, oltre a numerosi partner privati.
Il ruolo strategico di Assinter Italia trova espressione nel Libro Bianco sul lavoro ICT, la cui pubblicazione è prevista per la prossima estate. Il documento vuole rappresentare, dunque, una bussola per affrontare i cambiamenti del mercato ICT, con particolare attenzione alle esigenze di tre attori fondamentali: aziende in house, pubblica amministrazione e partner privati.
Il nodo cruciale è quello delle competenze. Come più volte sottolineato dall’associazione, al momento in Italia mancano circa 175.000 professionisti dell’ICT: un gap che rende urgente un nuovo patto digitale tra università, academy di filiera, aziende e istituzioni per accelerare sulla formazione. D’altra parte, in un mondo sempre più digitale - evidenziano i curatori del Libro Bianco - le competenze ICT non possono riguardare solo i profili tecnici, bensì devono estendersi a tutte le professionalità: skill come coding, problem setting e AI literacy diventeranno un punto di ingresso essenziale per lo sviluppo di nuove competenze e abilità, anche in ambiti creativi o umanistici.
L’obiettivo finale è promuovere un full digital lifestyle, ovvero la capacità di assorbire innovazioni e rinnovarsi continuamente, un requisito che dovrà appartenere a tutti i lavoratori. A questo scopo, un concetto chiave emerso dall’incontro è quello di coopetition skilling, un nuovo modello di collaborazione strategica pubblico-privato in cui - pur nell’ambito di una naturale competizione di mercato - aziende, mondo accademico e istituzioni collaborano nella formazione delle risorse umane, con l’obiettivo condiviso di sostenere la digitalizzazione del sistema Paese.
A concludere l’incontro, le parole del Presidente di Assinter Italia, Pietro Pacini: «Il Libro Bianco costituisce per noi un progetto significativo e di ampio respiro. Assinter, grazie alle aziende in house ad essa associate e alla fitta rete di partnership con attori privati, si colloca come il punto di incontro ideale per le diverse anime del settore ICT italiano. Lo spirito di collaborazione è il nostro valore più grande e, attraverso il Libro Bianco, intendiamo metterlo a disposizione delle istituzioni, affinché il Paese possa convogliare le sue forze verso una nuova rivoluzione digitale».
La transizione digitale e il boom dell’intelligenza artificiale impongono un cambio di passo nello sviluppo delle competenze ICT in Italia. In questo scenario di profonda trasformazione, Assinter Italia si propone come catalizzatore di un nuovo modello di cooperazione tra istituzioni, pubblica amministrazione e mondo tech, per un ecosistema digitale più forte e integrato. È il messaggio emerso dall’aperitivo di community organizzato lo scorso mercoledì a Milano dall’associazione, che riunisce 20 tra le principali aziende in house del settore ICT italiano, oltre a numerosi partner privati.
Il ruolo strategico di Assinter Italia trova espressione nel Libro Bianco sul lavoro ICT, la cui pubblicazione è prevista per la prossima estate. Il documento vuole rappresentare, dunque, una bussola per affrontare i cambiamenti del mercato ICT, con particolare attenzione alle esigenze di tre attori fondamentali: aziende in house, pubblica amministrazione e partner privati.
Il nodo cruciale è quello delle competenze. Come più volte sottolineato dall’associazione, al momento in Italia mancano circa 175.000 professionisti dell’ICT: un gap che rende urgente un nuovo patto digitale tra università, academy di filiera, aziende e istituzioni per accelerare sulla formazione. D’altra parte, in un mondo sempre più digitale - evidenziano i curatori del Libro Bianco - le competenze ICT non possono riguardare solo i profili tecnici, bensì devono estendersi a tutte le professionalità: skill come coding, problem setting e AI literacy diventeranno un punto di ingresso essenziale per lo sviluppo di nuove competenze e abilità, anche in ambiti creativi o umanistici.
L’obiettivo finale è promuovere un full digital lifestyle, ovvero la capacità di assorbire innovazioni e rinnovarsi continuamente, un requisito che dovrà appartenere a tutti i lavoratori. A questo scopo, un concetto chiave emerso dall’incontro è quello di coopetition skilling, un nuovo modello di collaborazione strategica pubblico-privato in cui - pur nell’ambito di una naturale competizione di mercato - aziende, mondo accademico e istituzioni collaborano nella formazione delle risorse umane, con l’obiettivo condiviso di sostenere la digitalizzazione del sistema Paese.
A concludere l’incontro, le parole del Presidente di Assinter Italia, Pietro Pacini: «Il Libro Bianco costituisce per noi un progetto significativo e di ampio respiro. Assinter, grazie alle aziende in house ad essa associate e alla fitta rete di partnership con attori privati, si colloca come il punto di incontro ideale per le diverse anime del settore ICT italiano. Lo spirito di collaborazione è il nostro valore più grande e, attraverso il Libro Bianco, intendiamo metterlo a disposizione delle istituzioni, affinché il Paese possa convogliare le sue forze verso una nuova rivoluzione digitale».