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Verso la riforma Accrual

VANTAGGI E CRITICITÀ DEL “NUOVO CORSO” DELLA CONTABILITÀ PUBBLICA NEL CONVEGNO PROMOSSO A ROMA DA ASSINTER ITALIA

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14 February 2025

Un cambiamento epocale nell’approccio alla rendicontazione degli Enti pubblici, al quale la PA deve arrivare preparata: questo il quadro emerso durante il convegno organizzato a Roma da Assinter Italia lo scorso 12 febbraio, alla presenza del Presidente aggiunto della Corte dei Conti Miele e di numerosi esponenti del settore pubblico e delle aziende ICT.
ROMA, 14 febbraio - La Pubblica Amministrazione ha meno di un anno per prepararsi all’adozione del sistema unico di contabilità economico-patrimoniale Accrual, come previsto dalla Riforma 1.15 del PNRR. Sono circa 18mila gli Enti pubblici interessati da quello che si preannuncia essere un radicale cambio di paradigma nella rendicontazione. Il “sistema Paese” si presenterà pronto a questa rivoluzione? Ciò che è certo è che le aziende informatiche in house avranno un ruolo chiave nell’accompagnare il personale amministrativo verso la transizione e successiva attuazione della riforma, attraverso lo sviluppo di nuovi software ma anche cicli di formazione dedicati.

Queste le ragioni che hanno convinto Assinter Italia - l’associazione che riunisce 20 tra le principali realtà in house dell’ICT italiano - ad organizzare il convegno “Verso la riforma Accrual”, tenutosi il 12 febbraio a Roma presso la sede di Cattaneo Zanetto Pomposo & Co. Spiega il Presidente di Assinter Italia, Pietro Pacini: «Siamo consapevoli degli oneri che la riforma pone sulla Pubblica Amministrazione. Intendiamo mettere il capitale di competenze tecniche, efficienza digitale e processi innovativi delle società in house al servizio della PA, per trasformare Accrual in un’opportunità di modernizzazione del settore pubblico».

In apertura dei lavori, Tommaso Miele, Presidente aggiunto della Corte dei Conti, ha rimarcato la necessità di integrare l’adozione di nuovi metodi di contabilità e strumenti tecnologici con una formazione capillare, rivolta sia agli Enti maggiori, sia ai Comuni sotto i 5.000 abitanti, per i quali Accrual diventerà obbligatoria. «Tutti gli operatori devono prepararsi per tempo - ha sottolineato Miele - con la consapevolezza di non poter rinviare: bisogna avere il fermo convincimento che la riforma andrà realizzata, per una PA che rappresenti un volano della crescita del Paese».

«La contabilità finanziaria in uso - la riflessione di Davide Di Russo, componente dello Standard Setter Board per la riforma Accrual, nonché membro della Commissione Arconet - è certamente adeguata agli attuali bisogni. Tuttavia, la riforma Accrual è necessaria sia per adeguarci alle direttive europee, sia per migliorare la trasparenza, la quantità e la qualità di informazioni che derivano dalla rendicontazione degli Enti pubblici». Opinione condivisa da Cinzia Simeone, dirigente della Ragioneria Generale dello Stato e Presidente della Commissione Arconet, sottolineando come la contabilità economico-patrimoniale sia attualmente una componente ancillaria, spesso delegata a terzi, della rendicontazione pubblica. Integrazione e semplificazione della rendicontazione sono l’obiettivo finale della riforma anche secondo Rocco Aprile, Direttore Generale del Servizio Studi Dipartimentale del MEF, il quale ricorda: «La fase di sperimentazione della contabilità Accrual è disciplinata da fonti giuridiche di rango operativo, ma è arrivato il momento di un intervento del legislatore per completare il processo di transizione». Sull’importanza di un’azione normativa ben strutturata ha insistito anche Daniela Bolognino, ricercatrice dell’Università di Cassino e docente della LUISS Guido Carli, che ha osservato come le riforme ordinamentali e di contabilità siano strettamente legate.

Il Presidente dell’IFEL, Alessandro Canelli, Sindaco di Novara, ha portato l’attenzione sugli oneri della riforma per i Comuni: «Siamo convinti che Accrual rappresenti un salto di qualità per rendere più chiaro l’andamento gestionale degli Enti e per aiutarci a prendere decisioni migliori. Al tempo stesso, non si possono ignorare i costi, le tempistiche ridotte e le necessità di formazione che gravano sui Comuni». Rilievi condivisi da Simone Simeone, Presidente dell’ARDEL, Associazione Nazionale Ragionieri degli Enti Locali: «Saranno necessari investimenti non solo in formazione, ma anche in risorse umane». Nelle considerazioni di Andrea Ferri, Direttore della finanza locale ANCI, la consapevolezza che «la fase iniziale di applicazione della riforma sarà, di fatto, sperimentale: non può essere altrimenti per una riforma così capillare, che ha sicuramente le sue criticità ma anche i suoi vantaggi».

Nel panel successivo, moderato dallo stesso Presidente Pacini, soci e partner di Assinter Italia hanno riflettuto sul ruolo che l’associazione - nelle sue varie articolazioni - può giocare per facilitare l’adozione della contabilità Accrual. Luca Perozzi, Direttore Generale di Lazio Crea, ha posto l’accento sui corsi di formazione su standard e metodologie Accrual, già avviati dalla società, mentre Riccardo Battaglini, Direttore della Business Unit Pubblica Amministrazione, mercato e digital academy di Liguria Digitale, ha osservato che le soluzioni di software sono già adeguate a incorporare gli elementi della riforma, mentre l’attenzione maggiore deve essere posta ai processi di change management. Anche secondo Andrea Bellino, Direttore della B.U. Sistemi informativi amministrativi di GPI, è importante che le aziende ICT supportino la messa a sistema di competenze pubblico-privato, per sviluppare insieme una visione condivisa e standard comuni. Processo già in atto, ha concluso Franco Noventa, Responsabile del Competence center amministrazione contabile della PA di Engineering, grazie agli sforzi per affiancare la PA nella nuova definizione di criteri e processi fondamentali per una rendicontazione più agile e trasparente.

«È stata un’occasione di riflessione davvero importante - il bilancio finale del Presidente di Assinter Italia, Pietro Pacini - in cui, con spirito costruttivo, tecnici e amministratori, PA e aziende hanno potuto condividere opportunità e criticità di Accrual. Assinter è orgogliosa di aver stimolato un confronto di così alto livello ed è a disposizione per i prossimi passi».