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Assinter Academy a Santa Severa: La Telemedicina 28 ottobre

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29 October 2022

AssinterAcademy a Santa Severa per discutere di Telemedicina
Venerdì 28 ottobre a Roma, ospite di LazioCrea e Regione Lazio presso il Castello di Santa Sever, l'appuntamento di alta formazione AssinterAcademy sulla Telemedicina, con la collaborazione scientifica del Politecnico di Milano e SDA Bocconi.

Ad aprire i lavori Luigi Pomponio, Presidente di LazioCrea, Diego Antonini, Presidente di Assinter Italia. Pomponio ha riconosciuto che Assinter persegue una missione importante: accompagna la PA nel processo di innovazione, in sinergia con le importanti istituzioni universitarie. Per Diego Antonini la Telemedicina dopo la pandemia ha acquisito una rilevanza strategica a livello nazionale, regionale e per il mercato. Sono state, a livello centrale, previste importanti risorse con il PNRR. Occorre bilanciare e creare sinergia tra le varie proposte utilizzando piattaforme condivise, interoperabili ed innovative.
Mariano Corso, professore del Poltecnico di Milano, ha introdotto i lavori: occorre costruire sinergie tra esigenze del territorio e la sfera digitale nell’uso dei dati. Rispetto al passato c’è nuova consapevolezza sulla Telemedicina. Restano tuttavia delle criticità, come la frammentazione dei servizi e il poco coordinamento degli attori. E’ necessario quindi ripensare al modello di cura ponendo al centro il digitale, un nuovo approccio ai dati e una nuova governance dei processi. Il PNRR consente tale cambiamento di logica. 
Debora De Cesare del Politecnico di Milano ha illustrato i dati dell’Osservatorio del POLIMI:  la pandemia ha cambiato gli aspetti regolatori e l’uso della tecnologia, innescando dunque una evoluzione nella gestione dei pazienti. E’ necessario dunque partire dalle esigenze del paziente, per disegnare il servizio della telemedicina, definendo le aree cliniche ed i target di riferimento. 
Il ruolo della Telemedicina nel raccordo ospedale-territorio è stato approfondito dal professor Francesco Longo della SDA Bocconi. La telemedicina diventa un vettore abilitante per azioni di erogazione decentrata, di consulenza da centro-periferia e viceversa. Combinando assistenza e trasferimento di conoscenze, diventa un vettore di integrazione sui contenuti professionali. Si devono costruire altresì processi di supporto per l’aderenza alla terapia e deve esserci un momento di sostegno da remoto al paziente da parte degli operatori sanitari. Il PAI (Piano Assistenziale Individuale) deve essere un vettore di integrazione amministrativo e comunicativo con i pazienti oltre che di integrazione tra i professionisti. Occorre poi anche ridisegnare i servizi e modelli professionali attraverso la digitalizzazione. Ciò crea valore per il sistema e rende i lavori più interessanti. L’agente del cambiamento è chi ha la forza intrinseca di cambiare. Le in House potrebbero svolgere questo ruolo come in larga parte già fanno.
Per Maria Cammarota, Direttore di Assinter Italia i principali punti di forza delle in-house sono le competenze, i servizi digitali e le infrastrutture. Le in house, da sempre partner dei propri soci, non solo forniscono tecnologia ma anche elevate competenze in quanto profondi conoscitori dell’innovazione digitale della PA. E’ stato siglato un accordo di collaborazione tra in house per mettere a fattor comune servizi, infrastrutture e competenze; la telemedicina potrebbe essere un ambito dell’accordo. 
Lorenzo Gubian, Vice Presidente di Assinter Italia e DG Aria, ha portato la vision delle in house sulla Telemedicina: è un processo di change management che richiede il coordinamento di azioni di governance di sistemi eterogenei (governance multilivello), fornendo organizzazione ed obiettivi. Senza la costruzione di questa catena non è possibile il cambiamento auspicato. Il cambiamento ha bisogno, in primis, di una definizione di metodi prima delle tecnologie, progettando e mettendo a disposizione poi tools tecnologici flessibili e interoperabili. La Regione Lombardia sta operando proprio nel redesign dei servizi, insieme al territorio, con il coordinamento di Agenas per diventare una delle regioni bandiera di tale percorso. In tale contesto, compito delle in House è posizionarsi all’interno di questo ecosistema, sensibilizzare i propri enti soci, portando avanti obiettivi importanti senza sprecare le risorse a disposizione. Bisogna apprendere nuovi metodi incentrati sulla progettazione, analisi e ridisegno dei processi.
Giulio Siccardi, Direttore UOC Sistemi informativi, patrimonio gestione della logistica e provveditorato, portale della trasparenza, AGENAS, ha illustrato e chiarito alcuni punti di attenzione e complessità delle ultime disposizioni e decreti in materia. Il lavoro fin qui svolto ha visto l’ingaggio e la collaborazione con le Regioni ed alcune società in house, attori importanti sul territorio. Per riprogettare la telemedicina, infatti, la collaborazione tra più soggetti è un primo segno di cambiamento. L’ Agenzia Sanità Nazionale, incardinata in Agenas, che opererà fino al 2026 ha proprio il compito di garantire omogeneità anche nella gestione della Piattaforma nazionale di telemedicina. L'infrastruttura nazionale di medicina non necessiterà di certificazione, mentre quella regionale dovrà essere validata, attraverso uno specifico percorso sul piano dell’interoperabilità. Anche Siccardi ha riconosciuto il ruolo importante delle società ICT in House raggruppate in Assinter.
Michelangelo Bartolo, Responsabile Telemedicina Territoriale e Ospedaliera della Regione Lazio, ha esposto le molteplici difficoltà che, anche dal punto di vista di un operatore, quando vengono adottati nuovi modelli organizzativi. Ogni cambiamento, infatti, ha bisogno di tempo e di un adattamento  culturale. Nel Lazio in particolare si sta lavorando  per realizzare una piattaforma connessa ad altre piattaforme esistenti. La piattaforma sul Teleconsulto medico, ad esempio, è nata a giugno 2019 e si è concretizzata qualche giorno fa con primi risultati molto soddisfacenti. Sulla Televisita i dati del primo trimestre 2022 mostrano uno scenario più complesso con sistemi scollegati. E’ necessario dunque non solo lavorare sulla digitalizzazione dei processi e l’interoperabilità delle piattaforme, ma anche a formare nuove figure professionali con e specifiche competenze. 
Valentina Zirretta, ICT Business Manager di LazioCrea, ha riportato la sua esperienza e le numerose difficoltà riscontrate nella realizzazione dei diversi progetti più che dal punto di vista tecnologico ma soprattutto dal punto di vista di governance. Risulta necessario semplificare i processi, aiutando l’utente nell'interfaccia. In tale ottica ha illustrato due best practices: la piattaforma Telab ed il progetto Telemed. Molti gli elementi di forza, tra questi il nuovo modello di logistica e distribuzione degli apparati, l’interoperabilità tra i vari servizi, il superamento dei limiti geografici, il miglioramento dei livelli di soddisfazione degli assistiti. Restano però anche i punti di debolezza, tra questi non tutti hanno accolto questi strumenti con entusiasmo e novità, manca la consapevolezza e la conoscenza degli elementi essenziali. 
Durante la discussione della giornata sono emerse in particolare le seguenti considerazioni:
Mauro Moruzzi Responsabile scientifico di Assinter Academy, ha affermato come ad oggi la integrazione tra la Telemedicina e il FSE non sembra essere ancora perfetta. La telemedicina è un’astensione  dalla cartella clinica dei medici specialisti, mentre il FSE deriva dall’aggregazione dei dati del cittadino. Senza una ‘fusione’ tra questi due strumenti l’innovazione potrebbe avere seri problemi . È necessario interpretare la Telemedicina come strumento per collegare il paziente al medico ma anche sul come risorsa tecnologica essa può reingegnerizzare i processi non lasciando fuori la sanità privata. Assinter, aggregando a livello regionale tutte le in house, può lavorare dando un contributo di coordinamento e un sostegno ad AGENAS impegnata già in questo prezioso lavoro.
È intervenuto Arturo Possidente di Exprivia, manifestando quanto ad oggi si percepisca molta distanza, molti sono i dubbi di come sia conciliabile il futuro della sanità digitale con ciò che stiamo provando a fare ora. Nel dibattito Lorenzo Sornaga Dirigente Area responsabilità Area Sanità e Sistemi Centrali di LazioCrea ha sottolineato l’impatto che questo ecosistema della Telemedicina, che stiamo costruendo, avrà con il mondo privato. Oggi ci sono i primi accessi dei privati sul CUP della Regione Lazio. Se a livello pubblico abbiamo una leva importante ciò non accade nel privato, in cui la leva si mostra più debole e diversificata. Si potrebbero individuare delle best practice in termini di formazione che potranno poi diventare delle ‘pillole’ condivise. La formazione degli gli operatori - a cui Assinter Academy può dare un contributo importante, ha valore strategico. 
Il Direttore Cammarota ha concluso i lavori ricordando che Assinter raggruppa le in house regionali e pertanto può efficacemente coordinare tutte le iniziative territoriali e regionali, anche in collaborazione con i partner di mercato. I gruppi di lavoro consentono di condividere la progettualità in corso ed a fare knowledge transfer. Siamo inoltre molto disponibili a fornire la nostra collaborazione funzionale e tecnologic ad AGENAS.

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