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Sovranità digitale, etica e intelligenza artificiale. Incontro pre-competitivo con Google Cloud e i partner Academy a Milano

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25 October 2022


L'intelligenza artificiale terreno di collaborazione tra in house della PA, aziende ICT di mercato e grandi provider mondiali.

Il 24 ottobre a Milano si è tenuto l'incontro pre-competitivo AssinterAcademy dedicato al tema "Sovranità digitale, etica e intelligenza artificiale", ospitato dal partner GoogleCloud
Ad aprire i lavori, il Presidente Assinter Diego Antonini ed il Digital Sovereignty Lead Google Cloud Marco Bosio. Diego Antonini ha evidenziato quanto Assinter sia particolarmente attenta al tema della sovranità dei dati, considerando anche il ruolo che le inhouse IT hanno con data center e competenze tecniche e condivide l'auspicio di avere attenzione da parte del nuovo governo a tale tematica. Particolarmente rilevante è anche il secondo tema, l’intelligenza artificiale e l’etica, per costruire degli standard specifici. Tema di interesse e su cui si sta investendo soprattutto in ambito sanitario.

Marco Bosio ha sottolineato come Google Cloud abbia in Italia una business unit dedicate al public sector. Ha inoltre evidenziato l’investimento di Google di 900 milioni di dollari per l’Italia in 5 anni, annunciato a luglio 2020, all’interno del quale rientrano le due Google Cloud Region di (a Milano e Torino), e altre iniziative volte a supportare le competenze digitali nel nostro Paese. L’obiettivo è di collaborare con istituzioni regionali e locali per supportare l'innovazione digitale sostenibile.

E’ intervenuto il Principal Security\ Architect Google Cloud, Giorgio Gallucci per sottolineare come la sovranità digitale sia basata su tre elementi fondanti in Google Cloud per costruire sicurezza, fiducia e trasparenza: il primo è la sovranità dei dati, la capacità dei clienti di esercitare controllo sul dato, sull’accesso, su come è criptato, su come è disponibile; il secondo è la sovranità operazionale, intesa come controllo di visibilità e su chi agisce sui dati; il terzo è la sovranità software, intesa come autonomia e indipendenzadal software dei fornitori. Customer Engineering Manager Public Sector Google Cloud, Giancarlo Colla ha evidenziato quanto la trasformazione digitale sia un processo che ha l'obiettivo di migliorare l’efficienza, il valore e l’innovazione. I sistemi data driven unitamente alle funzionalità di artificiale intelligence avanzata di Google Cloud permettono  di cogliere le sfide odierne, valorizzando i dati. I driver di questa innovazione sono sia i dati strutturati, e di quelli non strutturati e informazioni sotto forma di audio, video, immagini e documenti. Un ulteriore elemento chiave che assume sempre maggiore importanza è costituito dall' interoperabilità dei dati. Engineering Director Office of CTO Google Cloud, Antonio Gulli ha affrontato il tema del DeepLearning, ovvero l’apprendimento automatico e dell’AI che prevede diversi strati di rappresentazione tra loro connessi.  Per organizzare le informazioni a livello  mondiale e renderle universalmente accessibili e utili, entrano in gioco  anche a meccanismi automatici volti a capire l’utilità e la qualità delle informazioni stesse, processo che abbraccia il concetto di MachineLearning. Altro ambito di applicazione dell’AI è la sostenibilità, tema di grande attualità. Un data center Google ha un'efficienza energetica doppia rispetto a un tipico data center aziendale e, a parità di consumo energetico, fornisce oggi una potenza di calcolo sei volte superiore rispetto a cinque anni fa.
 
Claudio Parodi Responsabile Area AI e RPA CSI Piemonte, ha dichiarato quanto sia importante avere il cittadino al centro e molte le iniziative per l’efficientamento della PA. Ha parlato poi di  #metaverso, utile per portare vantaggi e valore aggiunto alla società, fornire ascolto alle vittime del cyberbullismo utilizzando il metaverso. Esso è una rivoluzione tecnologica che va avvicinata con attenzione, curiosità e sperimentazione delle potenzialità. Il metaverso ha delle caratteristiche che potrebbero facilitare l’approccio di chi ha subito il cyber bullismo. AI è utile per efficientare la PA e migliorare l’interazione con i cittadini, l’efficienza anche tramite la robotica può ridurre il costo di un lavoro burocratico, bisogna prestare attenzione per spiegare le decisioni prese da AI.
Customer Engineer Public Sector Google Cloud, Silvia Bellucci, ha sottolineato che in  Italia il mondo della sanità si sta muovendo tanto.  Necessari alcuni elementi: trasparenza e sicurezza dei dati, rispetto e fiducia tra chi consegna i dati e chi li gestisce. Questo è un tema importante quando parliamo di sviluppare soluzioni sanitarie. E’ necessario connettere insieme le molte informazioni nell’ambito sanitario devono essere collegate tra loro, avvicinare il paziente alle piattaforme grazie al dialogo avviato. L’AI è l’anello finale del nostro cammino, composto da molti passaggi precedenti, senza un FSE che funzioni è difficile parlare di AI. Fondamentale per il successo dei risultati è anche l’instaurazione di partnership.
 
Il data driven, come ha sottolineato il Dirigente del Digital Information Hub Aria Antonio Barone, deve aumentare l’efficienza operativa, migliorare le decisioni, creare valore a partire dagli asset e dati. Il ruolo dell’AI in HealthCare è di disruptive, in healthcare significa spostare alcune attività nell’ambito delle professioni, proprio perché la AI complementa alcune attività ad un livello di skin più basso. Nell’ attività e gli strumenti di supporto della value chain rientra anche la governance dei dati stessi. I dati sintetici saranno il futuro degli algoritmi di AI, questa applicazione è abilitante per la preparazione dei dati.
 
Direttore Assinter Italia Maria Cammarota ha specificato come sovranità significa essere sovrano dei dati, conoscenze e risposte che troviamo sul cyberspazio, se sono sovrano eticamente le tante risposte alle domande le trovo sul motore di ricerca. Secondo gli specialisti dell'etica questo potrebbe influenzare il modo di ragionare e di scegliere. Il percorso di adozione è articolato e richiede attenzioni, machine learning quindi modelli addestrati che presentano nuove sfide ma che forniscono grandi soddisfazioni: etica e privacy sono due aspetti da tenere sempre in considerazione. Quando parliamo di Machine learning e PA è doveroso dire che devono esserci delle regole, se ci riferiamo alla programmazione basata su questi aspetti è necessario porre attenzione, un algoritmo utilizzato per automatizzare un processo deve seguire dei principi: pubblico, trasparente, proporzionale, giudicabile e compreso da un giudice che possa impugnare un processo a fronte di un ricorso. Le in house e PA devono imparare gli uni dagli altri, fare forza dunque per collaborare insieme.
 
Il Responsabile scientifico Assinter Academy Mauro Moruzzi ha sottolineato che dà una grande realtà come Google ci aspettiamo un contributo decisivo in questa fase, attuativa del PNRR stiamo lavorando per un cambio di paradigma che investe la PA, i cittadini e lo sviluppo delle industrie informatiche nazionali. Dobbiamo aiutare la PA, la Sanità, a fare questo passaggio epocale a un nuovo medium coinvolgendo i cittadini in maniera diversa, grazie alla collaborazione con i grandi provider e del mercato. È necessario che il cittadino gestisca i propri dati, l’evoluzione della PA avvenga con una tecnologia non interna ma che dialoghi con il mondo della gente, mettendo in atto tutte le potenzialità possibili. È necessaria una partnership forte tra il mercato nazionale, i grandi provider e lo snodo delle aziende ICT in House espressione delle regioni e ministeri, pronti a raccogliere questa sfida. Questa partnership deve valorizzare il ‘Made in Italy’ della tecnologia eHealth, non comprimerlo.
La sfida della sanità è la più difficile, oggi siamo in campo. Il FSE e la cartella clinica elettronica del medico sono i due gemelli che aggregano i dati di salute e noi dobbiamo utilizzare con l’IA questi dati. Nessuno può più lavorare da solo, questa di oggi è una sfida bellissima.
 
Il Partner Reply Carlo Malgieri ha ribadito quanto sia necessario implementare il paradigma e abbattere le barriere in cui il dato risiede nell’applicazione in cui viene generato, crediamo che la contaminazione dei dati porti valore, migliorando tutti i servizi.
 
Dalla testimonianza del Direttore R&D GPI Antonio Colangelo è emerso che ci sono molti dati, spesso di buona qualità, ma è quasi impossibile accedervi. Occorre un grande sforzo per approfondire l'applicazione della normativa, affinché diventi un campo chiaro e gestibile.
 
L’ Executive Chairman di Dedalus Giorgio Moretti - ascoltassimo durante suo intervento sottolineato che grazie alle azioni dell’ Europa con tutta la normazione effettuato, e dell'Italia con l’adozione degli standard di interoperabilità, si sta componendo un quadro importante, è necessario uno sforzo enorme, le Regioni devono avere il coraggio per fare questo passaggio epocale e noi tecnologi possiamo aiutarli con strumenti che semplificano le modalità per utilizzarli. E’ necessario adottare nomenclatori che siano un cambio paradigmatico del nostro Paese, è possibile arrivare ai prossimi anni con un sistema sanitario basato anche su tecnologie abilitanti, in cui l’informatica e telematica siano elementi di avanguardia.
 
Il Direttore ha concluso i lavori della giornata ringraziando i partecipanti, sostenendo che il nostro mercato privato ha tutte le competenze tecnologiche mentre le inhouse hanno le competenze tecnologiche funzionali, c’è una complementarietà, ma quel che oggi è mancata è stata una vera partnership. Adesso ci sono risorse economiche e abbiamo tante competenze in casa, dunque questo è il momento per essere ottimisti.

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