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Lunedì 28 novembre: Assinter Academy a Torino per "Smart Working e new normal"

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28 novembre 2022

Lunedì 28 novembre Assinter Academy era a Torino per  "Smart Working new normal", in collaborazione con il Politecnico di Milano, ospiti dal socio CSI Piemonte presso l'innovativa sede di CSINext.
Lo smart working non è telelavoro o lavoro da casa. È innanzitutto un nuovo modello organizzativo per risorse umane in azienda.  Il 33% dei lavoratori italiani vorrebbe lavorare bene a distanza. Dopo il COVID19 non bisogna ritornare alla ‘normalità’ del vecchio modello di lavoro in presenza. Occorre una NEW NORMAL! Per Maria Cammarota - Direttrice Assinter Italia - le in House sono già in prima fila sullo Smart working: “perché non pensare a un “un contratto di settore” delle aziende ICT in House?”.

Per Pietro Pacini - Direttore del CSI Piemonte - il mix tra smart working e new normal è una combinazione di fattori da dover sempre ricercare, lo smart working si conferma uno strumento molto importante e il CSI Piemonte intende adottarlo. Per Maria Cammarota - Direttore Assinter Italia - occorre una particolare attenzione allo smart working come nuovo modello organizzativo del lavoro rivolto in particolare alle donne. 
Mariano Corso ricordato che lo smart working è un fenomeno complesso che deve valorizzare la trasformazione digitale in primis delle in house. È un nuovo modello organizzativo del lavoro aziendale. Risulta che lo smart working ha un impatto positivo sulle prestazioni rese, sul benessere per i lavoratori, sulla spesa energetica e sull’efficientamento degli spazi di lavori. Giovanni Rubino: ha presentato il modello hybrid worikng. In questa prospettiva il dibattito è stato arricchito dall’ avvocato Aldo Bottini (formulazione degli accordi individuali, formazione sui rischi e diffusione dati); Alessandra Gangai (l’evoluzione del modo di lavorare in un modello ibrido smart e miglioramento continuo di integrazione e armonia tra vita lavorativa e privata); Luca Comper (occasione di innovazione, trasformazione organizzativa e socio economica del territorio e ricerca di un nuovo equilibrio virtuoso). Stefano Tomasini (cambiamento non soltanto tecnologico ma anche culturale, alta qualità dei servizi e vantaggi macro economici sui costi e sull’ambiente con riduzione di Co2). Lo smart working è inoltre un fenomeno importante per ottenere attrattività imprenditoriale, rivolta ai lavoratori e in particolare a quelli qualificati. E quindi per stabilire un nuovo equilibrio tra imprese e territori.
Come ancora una volta ha ribadito la Direttrice Maria Cammarota, “le inhouse saranno in prima fila per sperimentare i nuovi modelli organizzativi dello smart working e per questo non si esclude nemmeno un accordo o addirittura un contratto di settore”.

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