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Un patto tra pubblico e privato sulle competenze digitali: Assinter Italia traccia la strada per il futuro del lavoro nell’era della IA
L’ASSOCIAZIONE DELLE IN HOUSE REGIONALI METTE IN LUCE LA SCARSITÀ DI PROFESSIONISTI ICT SUL MERCATO DEL LAVORO ITALIANO. IL PRESIDENTE PACINI: «ANTICIPARE L’IMPATTO DELL’IA È UNA PRIORITÀ CONDIVISA»
Roma, 18 dicembre 2024
“La trasformazione digitale non si deve subire ma guidare”: questo il monito emerso dalla serata di analisi sulle prospettive del lavoro nell’era dell’intelligenza artificiale organizzata da Assinter Italia. Un momento di confronto che ha visto soci e partner privati dell’associazione, che riunisce 21 tra le principali aziende in house del settore ICT italiano, discutere sulle opportunità e sulle sfide poste dall’innovazione tecnologica.
Il dibattito si inserisce nell’ambito dell’iniziativa di progettazione condivisa avviata da Assinter lo scorso luglio, che culminerà nella pubblicazione del Libro Bianco sul lavoro ICT, un documento strategico per supportare decisori pubblici e grandi player nella transizione verso la E-society.
Uno dei temi centrali emersi nel corso della discussione è il significativo gap tra la domanda e l’offerta di competenze digitali nel mercato del lavoro. In un momento cruciale per lo sviluppo di nuove modalità di interazione tra lavoratori e intelligenza artificiale, le aziende affrontano difficoltà crescenti nel reperire risorse dotate di competenze tecniche e innovative adeguate: secondo le stime di Assinter, mancano attualmente all’appello circa 175.000 professionisti ICT. Un dato che evidenzia l’urgenza di investire in percorsi di formazione e aggiornamento, da realizzarsi attraverso un nuovo patto tra pubblico e privato per il futuro del lavoro nel settore digitale.
Proprio al decisore pubblico si è rivolto il presidente di Assinter, Pietro Pacini, sottolineando la necessità di un coinvolgimento attivo della PA nel processo di upskilling digitale. «La richiesta che facciamo al legislatore è quella di agevolare la semplificazione amministrativa per quanto riguarda tutti i processi di digitalizzazione della pubblica amministrazione», ha dichiarato Pacini. «Semplificazione e federazione delle infrastrutture significa dare un prezioso contributo al lavoro che le società in house svolgono quotidianamente. Siamo sempre pronti al dialogo e a un confronto costruttivo per contribuire all’innovazione nella pubblica amministrazione, che è una priorità condivisa».
Infine, ampio spazio è stato dedicato all’importanza di adottare strategie comunicative efficaci e innovative, con un approfondimento curato da Luca Barbieri, docente universitario e autore del libro Comunicare innovazione e impresa.
Rassegna Stampa
L’appello di Assinter Italia: “Mancano 175mila professionisti ICT” - La Stampa
“La trasformazione digitale non si deve subire ma guidare”: questo il monito emerso dalla serata di analisi sulle prospettive del lavoro nell’era dell’intelligenza artificiale organizzata da Assinter Italia. Un momento di confronto che ha visto soci e partner privati dell’associazione, che riunisce 21 tra le principali aziende in house del settore ICT italiano, discutere sulle opportunità e sulle sfide poste dall’innovazione tecnologica.
Il dibattito si inserisce nell’ambito dell’iniziativa di progettazione condivisa avviata da Assinter lo scorso luglio, che culminerà nella pubblicazione del Libro Bianco sul lavoro ICT, un documento strategico per supportare decisori pubblici e grandi player nella transizione verso la E-society.
Uno dei temi centrali emersi nel corso della discussione è il significativo gap tra la domanda e l’offerta di competenze digitali nel mercato del lavoro. In un momento cruciale per lo sviluppo di nuove modalità di interazione tra lavoratori e intelligenza artificiale, le aziende affrontano difficoltà crescenti nel reperire risorse dotate di competenze tecniche e innovative adeguate: secondo le stime di Assinter, mancano attualmente all’appello circa 175.000 professionisti ICT. Un dato che evidenzia l’urgenza di investire in percorsi di formazione e aggiornamento, da realizzarsi attraverso un nuovo patto tra pubblico e privato per il futuro del lavoro nel settore digitale.
Proprio al decisore pubblico si è rivolto il presidente di Assinter, Pietro Pacini, sottolineando la necessità di un coinvolgimento attivo della PA nel processo di upskilling digitale. «La richiesta che facciamo al legislatore è quella di agevolare la semplificazione amministrativa per quanto riguarda tutti i processi di digitalizzazione della pubblica amministrazione», ha dichiarato Pacini. «Semplificazione e federazione delle infrastrutture significa dare un prezioso contributo al lavoro che le società in house svolgono quotidianamente. Siamo sempre pronti al dialogo e a un confronto costruttivo per contribuire all’innovazione nella pubblica amministrazione, che è una priorità condivisa».
Infine, ampio spazio è stato dedicato all’importanza di adottare strategie comunicative efficaci e innovative, con un approfondimento curato da Luca Barbieri, docente universitario e autore del libro Comunicare innovazione e impresa.
Rassegna Stampa
L’appello di Assinter Italia: “Mancano 175mila professionisti ICT” - La Stampa