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Il 16 maggio, Assinter Academy, l’iniziativa di formazione e apprendimento per il management pubblico e la gestione dell’innovazione ICT, è giunta a Firenze, con un appuntamento formativo, organizzato con Università di Bologna e ospitato dal partner precompetitivo Dedalus, dedicato al tema delle Certificazioni CE in sanità, interoperabilità e standard.
Ad aprire la giornata, i saluti di Giorgio Moretti di Dedalus, che pone l’accento sull’importanza delle norme che consentono al settore industriale di fare un salto di qualità negli standard qualitativi del paese. Sottolinea poi che anche per ottenere i finanziamenti del PNRR occorre rispettare degli standard prestabiliti e le tempistiche e le norme sono fondamentali per riuscire a raggiungere i risultati auspicati. Interviene poi per portare i saluti di Assinter la Direttrice Maria Cammarota, che racconta come in ambito associativo il tema odierno all’attenzione dei soci: si vorrebbe infatti, approfondire e avviare un gruppo di lavoro proprio sul tema delle certificazioni CE e interoperabilità, grazie anche alle particolari competenze ed esperienza del socio Consorzio Arsenàl.IT che svolgerebbe un ruolo di capofila. La Direttrice di Assinter Cammarota fa quindi un appello alle in house chiedendo che aderiscano a questa attività non appena sarà avviata. A seguire, nella sessione di saluti iniziali, interviene Gregorio Canal di Consorzio Arsenal.IT per raccontare l’evoluzione e storia degli standard. Oggi abbiamo per un caso d’uso 15 standard differenti a livello europeo.
Successivamente intervengono il procuratore Alessandro Crini e l’avvocato Giampaolo Travaglino per dare un quadro sulla visione giuridica e le implicazioni delle normativa MDR 745/17, esplicitando la difficoltà di normare la responsabilità del medico e della sanità, e con un approfondimento sulle implicazioni amministrative, civili e penali.
Interviene poi Sabato Mellone dell’Università di Bologna, per evidenziare la rilevanza del software CE come dispositivo medico. Mellone definisce che cos’è un dispositivo medico: ciò che viene utilizzato in sanità per trattare, supportare, monitorare o prevenire le malattie. Sottolinea quindi come si tratti di una definizione estremamente ampia e onnicomprensiva.
Alessandro Falcini di Dedalus, descrive i possibili errori dei software ed evidenzia come sia importante mitigare il rischio, trovando soluzioni pratiche e semplici alle problematiche che insorgono.
Segue la testimonianza di Elena Sini di Himms, sui modelli di misurazione della maturità nel digitale, attraverso anche l’illustrazione di una serie di interessanti esempi in Europa e nel mondo relativi all’utilizzo della metodologia proposta da Himms in sanità.
Successivamente la testimonianza di Claudio Saccavini, di IHE Catalyst, sulla strategia di testing e sulle certificazioni delle soluzioni software medicali per accedere e governare lo sviluppo dei progetti nazionali e regionali di sanità digitale.
Intervengono poi Lapo Bertini di Dedalus, per illustrare l’orizzonte dell’interoperabilità tra aspettative e sfide organizzative, rimarcando l’importanza di un approccio per processo e una visione strategica, e Pier Alberto Gibellini di Dedalus, per condividere un caso pratico in cui si applica un'esperienza di standard nei progetti di sanità territoriale della Regione Puglia.
In chiusura della giornata, Mauro Moruzzi, evidenzia l’importanza di questi eventi di confronto e della multidisciplinarietà dei relatori, sostenendo come per realizzare innovazione sarebbe opportuno un raccordo armonico tra lo stato e le regioni.
In allegato foto e locandina dell’evento.
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25 January 2023